Un altro anno è finito ma mai come in questa occasione ho chiaro cosa lo ha caratterizzato, la paura.
Si, il 2018 è stato un anno all’insegna della paura di tutto ciò che non comprendiamo (o che non vogliamo comprendere) così ogni accadimento insolito, imprevedibile, diverso è stato costantemente interpretato con paura.
Ma la paura è figlia dell’ignoranza (si teme ciò che non si conosce) e l’utilizzo smodato dei social e del pronunciarsi sempre su tutto non fanno altro che far accrescere l’ignoranza e l’incapacità di valutazione.
Il vero cambiamento possiamo realizzarlo su noi stessi, cercando di comprendere le nostre paure e sconfiggerle con la comprensione e con la conoscenza.
Sono sempre stata una fautrice della trasparenza, del “giocare a carte scoperte” anteponendo la coerenza agli interessi e cercando di testimoniare tutta me stessa nelle mie azioni.
Facciamo che il prossimo anno sia fatto di azioni basate sulla conoscenza e sulla comprensione invece che sulla paura e sull’ignoranza.
Che sia un anno di fatti positivi e non di parole sterili!
Cara Paola verissimo ciò che dici. Ma spesso abbiamo paura. Si è perso il senso altro. Siamo. Isole. Invece altro è nostro fratello. È il nostro datore di lavoro. Basta parlare di più. Comprendere. Prenderci cura altro. Amare. Questo non significa essere ignoranti. Bisogna aiutare altro a crescere. Baci un abbraccio a presto. Amare. E conoscere. Ed educare al rispetto.