Da sempre i detti popolari affermano tutto ed il contrario di tutto, affermano concetti a volte assolutamente in contrasto tra loro.
Ne abbiamo fatto tesoro convincendoci che le opinioni sono importanti e che bisogna contestualizzare le situazioni per comprenderle e, alla fine, in nome della libertà ciascuna interpretazione della vita può andare bene…
Ma oggi, con i social network i parametri sono cambiati, ci sono vetrine virtuali disponibili per tutti, non serve un titolo di studio o un’esperienza, basta una connessione.
Leggiamo, così tutto e il contrario di tutto in nome e per conto della libertà.
Tutti autorizzati a postare e condividere ogni notizia e commentarla come se se si trattasse di bere un bicchiere d’acqua.
Tutti opinionisti nel grande show del web, senza regia e senza controllo e forti di una libertà che non ammette censure, pronti ad urlare il proprio punto di vista e a bannare chi è contrario.
Un proliferare di tuttologi, e d’incoscienti che condivido informazioni e notizie senza verificarle anche se, a volte, basta un click per verificarle.
Così proliferano i siti che speculano sulla smania di curiosare, carpire improbabili notizie e spammarle sul web da parte di nuovi esperti e fantomatici reporter del web che, accedendo alle pagine d’informazione, ne accrescono visibilità e fatturato per le pubblicità che veicolano.
La speculazione regna sovrana sull’ignoranza dei navigatori che si prestano a questa carneficina.
IO NON CI STO, troviamo il modo per fare cultura vera…